Diario di politica, società e non solo

Dino Risi (Milano23 dicembre 1916 – Roma7 giugno 2008) è stato un regista e sceneggiatore italiano.

È stato uno dei maggiori interpreti della commedia al’italiana insieme a Mario Monicelli, Luigi

Comencini, Nanni Loy ed Ettore Scola.

(AGI) – Roma, 7 giu. – Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, appresa la notizia della scomparsa del regista Dino Risi, esprime il cordoglio piu’ sentito suo personale e della Camera dei deputati, “per la scomparsa di uno dei grandi maestri del nostro cinema che hanno saputo rappresentare con geniale capacita’ narrativa le trasformazioni della societa’ italiana in anni decisivi per il suo sviluppo. I suoi superbi ritratti del nostro popolo, resi con mirabile poesia e fine ironia, sono affidati a film indimenticabili come ‘Il sorpasso’, ‘I mostri’, ‘Operazione San Gennaro’, ed altre grandi pellicole che resteranno nella storia del cinema”. Secondo Fini “con Risi, quella che e’ stata definita la ‘commedia all’italiana’, ha raggiunto i livelli piu’ alti di qualita’ artistica e di inimitabile forza espressiva onorando la cultura nazionale e fornendo un patrimonio prezioso di insegnamenti alle successive generazioni di cineasti del nostro Paese”. Il presidente Fini esprime, infine, “la certezza che Dino Risi rimarra’ nella memoria degli italiani, come uno dei piu’ geniali interpreti del nostro popolo”. –

 

Campania: Lonardo, Uniti Possiamo Sconfiggere Linciaggio Mediatico Contro Prodotti Tipici.

Caserta, 7 giu. (Ufficio Stampa Consiglio Regionale della Campania) – ‘’Per contrastare il linciaggio mediatico contro le eccellenze enogastronomiche della Campania, specialmente quello orchestrato (forse non senza interesse) oltre i nostri confini, occorre unirsi, stringere alleanze, fare sinergia. Se vogliamo annullare gli effetti negativi dei tanti falsi allarmismi e ribadire la bontà e la salubrità dei nostri prodotti tipici, a partire dalla mozzarella di bufala, non dobbiamo commettere l’errore di dividerci, di disperdere risorse ed energie. Per recuperare credibilità per i nostri prodotti di eccellenza serve uno sforzo davvero corale, di respiro europeo, mondiale, lontano da ogni campanilismo e isolazionismo. Occorre una strategia di ‘recupero’ di medio e lungo periodo, condivisa con tutti e da tutti i soggetti interessati. Per difendere i nostri grandi marchi, il made in Campania, dobbiamo imparare, finalmente, a remare tutti insieme, dalla stessa parte: istituizioni pubbliche, associazioni di categoria, imprese artigiane, commerciali e turistiche’’. E’ quanto ha ribadito oggi il presidente del Consiglio regionale della Campania, Sandra Lonardo, partecipando ad una degustazione di prodotti tipici di Terra di Lavoro, alla presenza di numerosi rappresentanti dei Paesi esteri accreditati in Campania.

L’iniziativa, promossa dall’Asso Artigiani Imprese di Caserta e dal Comune di Pastorano, si è svolta nell’Azienda di Torre Lupara, leader nelle produzioni bufaline. Lonardo ha anche rivolto un appello ai sindaci delle aree di produzione, affinché “uniscano le loro forze e facciano sentire, forte, una sola voce, anche per reclamare la necessaria attenzione da parte del governo centrale, che non può dimenticare questa parte importante del Mezzogiorno’’.

Il presidente del Consiglio, ha poi auspicato la costituzione di un ‘Coordinamento permanente’ tra i Comuni, per poter indicare soluzioni, iniziative e proposte concrete da mettere in atto in collaborazione con gli assessorati regionali direttamente interessati, in particolare Ambiente, Turismo ed Attività produttive. “Sono certa – ha concluso Lonardo – che gli assessori Velardi, Cozzolino, Ganapini, sapranno e vorranno tenere conto delle vostre sollecitazioni e proposte operative. Intanto, mi attiverò per convocare, in tempi rapidi, un incontro in Consiglio con tutti i capigruppo, alla presenza degli assessori. In quella sede gli allevatori, i produttori, i rappresentanti di categoria ed i sindaci potranno essere ascoltati in maniera adeguata’’.

Quanta banalità e ipocrisia regna in questo Paese, vorremmo chiedere alla sig.ra Lonardo, come mai la Giunta Regionale non si sia preoccupata prima, del controllo e della difesa dei tanti prodotti tipici della Campania. Prima permettono che li si affossino, e poi se ne vengono fuori con queste dichiarazioni da boiardi, dimenticando che sono loro a governare  questa Regione.

                                       Ipocriti

 

Ho alcuni amici gay, e quindi a loro, e a quelli come loro, va tutto il mio rispetto, per la loro cultura, la loro sensibilità e la loro intelligenza. Ma proprio perchè li conosco, non accetto un Gay Pride, con scene da Circo Barnum, offensivo prima per i gay e poi per tutti gli altri.

SANTA MARGHERITA LIGURE (Reuters) – Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha avuto un lieve malore dopo il suo intervento al convegno dei Giovani imprenditori di Confindustria.

Lo riferiscono due testimoni. Mentre si dirigeva verso l’uscita, Berlusconi ha leggermente barcollato, senza però perdere i sensi, ed è stato accompagnato in una saletta dal suo staff. Un’auto lo aspetta all’esterno. Al momento non vi sono dettagli dal suo staff. Berlusconi aveva avuto un malore anche lo scorso anno, durante un comizio all’Aquila in campagna elettorale, mentre il 26 novembre del 2006 durante un suo discorso ad un convegno a Montecatini aveva avuto un mancamento che il suo staff aveva attribuito al caldo e allo stress.

 

 Qui bisogna fare gli scongiuri, qualcuno porta jella, chi c’ha fatto un film, e chi canta la morte di Berlusconi, per il bene della Nazione, meglio che tutti si grattino…

Tutti contenti per l’abolizione dell’ ICI. Però c’è un
ma…

28 maggio 2008 – Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 124 il decreto-legge 27 maggio 2008, n. 93 che dispone l’esclusione dall’Ici dell’abitazione principale, ad eccezione delle unità immobiliari di categoria A1, A8, A9.

 
Domanda alla Bertoldo dopo aver letto i giornali: perché non si consente ai contribuenti di scaricare l’Ici per la prima casa dalla dichiarazione dei redditi? I Comuni continueranno ad incassare l’imposta ed i cittadini pagheranno immediatamente meno tasse. Il tributo continuerà ad essere riscosso come avviene attualmente, tramite un meccanismo rodato negli anni; l’Amministrazione finanziaria non dovrà fare altro che ratificare la detrazione. Così, si eviteranno nuove procedure burocratiche, funzioni ad hoc, possibili abusi da parte delle municipalità che potrebbero chiedere allo Stato rimborsi maggiori del dovuto, ulteriori adempimenti alla popolazione (chi acquisterà o venderà l’abitazione principale nei prossimi anni, molto probabilmente, dovrà comunicare la variazione al Comune di residenza, affinché quest’ultimo possa poi “rivalersi” sull’Erario in modo da non perdere alcun gettito). Mah, forse per un semplice cittadino come il sottoscritto è troppo arduo capire le implicazioni di certe innnovazioni…

Infatti, ora vi chiederete dove è il problema, in verità sono più di uno:
1) Il gettito dell’ ICI, serve ai Comuni sopratutto per il finanziamento del sociale, come gli anziani, le strutture di assistenza per invalidi e portatori di handicap, e per la manutenzione di strade, e tutto ciò che permette il vivere civile di una comunità. Ora il Governo, nel momento che si dichiarava per l’abolizione dell’ ICI, prometteva ai Comuni, l’integrazione per la mancanza di queste risorse con fondi statali. Ma questa integrazione, deve essere fatta contestualmente, non con tempi biblici, altrimenti altro che risparmio per i cittadini, non vorremmo che i Comuni siano poi costretti ad aumentare le tasse locali, per poter sopperire alla suddetta mancanza di fondi.
2) In troppi Comuni, case che appartengono alla categoria A1, A8, A9, sono invece state dichiarate come normali case, ovviamente la verifica di ciò spetterebbe al Catasto, ma ben sapendo come funziona, almeno la funzione d’accertamento andrebbe passata in gestione ai Comuni. Non sarebbe giusto, che chi ha una villa, dichiarata come catapecchia, venga esonerato dal pagamento dell’ICI, come al solito a discapito della povera gente.

 

Il Bello

Per non dimenticare che sono in pericolo, e vanno protetti.

 

Invito del Marchese del Grillo a :

Ministro Spagnolo Maria Teresa Fernandez de la Vega, Premier spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero (in arte Bambi), Parlamentare Europeo Viktoria Mohacsi, Alto commissario delle Nazioni Unite, Louise Arbour,Segretario del Pontificio consiglio per i migranti, monsignor Agostino Marchetto, Associazione per il quieto vivere (degli altri) Amnesia International, al Membro del 5+1, la Germania  e al Presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad.

Carissimi!

Non potete immaginare con quale immenso piacere ho appena appreso, che siete tutti li a starnazzare più che esternare “apprezzamenti” verso il Governo di Roma, del mio carissimo amico cav. Berlusca.

Allo stesso tempo debbo però confessarvi che questo piacere è stato un pochetto offuscato, dal pensare che avete la memoria corta. E cioè che l’Italia e l’Italia (Roma Caput Mundi), nel caso ve ne fosse dimenticati! 

E quindi Noi siamo noi, e voi non siete un cazzo, come la storia avrebbe dovuto insegnarvi.

Quindi vi invito di non continuare a deludermi sprecando parte delle vostre energie e del vostro tempo, con temi cosi insulsi. E’ il caso che prendiate atto che la festa è finita.

Un “affezionato” saluto,

Il Marchese del Grillo

Cosi si tratta certa gente!! E alla faccia dei tedeschi, noi con

i criminali trattiamo in un solo modo.

ROMA (Reuters) – Il presidente della Camera Gianfranco Fini ha cancellato un incontro con l’ambasciatore iraniano a Roma dopo le ultime dichiarazioni del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad su Israele.

Lo dice una nota di Montecitorio.

“A seguito delle dichiarazioni sullo stato di Israele rese ieri dal presidente della repubblica islamica dell’Iran, Mahmoud Ahmadinejad, il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha annullato l’incontro con l’ambasciatore iraniano, Abolfazl Zohrevand, previsto per lunedì 9 giugno”, dice il comunicato.

In una dichiarazione non inconseuta per lui, Ahmadinejad ha detto ieri che lo stato di Israele sparirà presto dalle cartine geografiche.

Il presidente iraniano è oggi a Roma per partecipare al summit Fao sulla crisi alimentare globale. Non è previsto alcun incontro ufficiale con le autorità italiane, né Ahmadinejad sarà — come aveva richiesto — ricevuto da Papa Benedetto XVI

 

L’iraniano Ahmadinejad, domani a Roma

dove lo attendono il vertice Fao e le polemiche sulla condotta internazionale del suo Paese. Ma il leader iraniano Mahmoud Ahmadinejad non placa la sua furia oratoria e torna all’attacco di Israele: “E’ alla fine e verrà presto eliminato dalle carte geografiche”.
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 “Il regime sionista criminale e terrorista – continua Ahmadinejad – ha una storia di 60 anni di saccheggi, aggressioni e crimini”. Poi, nello stesso discorso, profetizza la fine della potenza americana: “Il tempo delle potenze tiranniche è finito e con la vigilanza e la solidarietà tra i popoli, gli Usa e tutte le potenze sataniche se ne andranno e la giustizia arriverà”.

  

Queste persone vanno isolate, e non dovrebbe essergli concesso neanche di entrare in Paesi democratici.

Io appoggio l’iniziativa de Il Riformista: quest’uomo va fermato.

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La città di Salerno si prepara a ridisegnare il waterfront. Dopo la demolizione dei Magazzini Generali che hanno ceduto il posto alla Stazione Marittima, “un’ostrica di luce sospesa tra il cielo e il mare” nata dalla matita di Zaha Hadid.

La struttura, sarà pronta per l’anno prossimo, sopratutto dopo l’ultimo stanziamento di fondi, 13,6 milioni di euro, che si aggiungono ai 3,8 già erogati per la prima fase dei lavori, approvati dalla Giunta Regionale.

Nel frattempo si è stipulato anche l’accordo con la MSC crociere, che già è operativa a Salerno con la nave Rhapsody, con crociere nel Mediterraneo, con partenza e ritorno a Salerno.

La città sembra tuttavia non accontentarsi e, accanto alla firma della celebre progettista anglo-irachena, c’è Oriol Bohigas – che ha firmato il nuovo Piano Urbanistico Comunale – e Jean Nouvel – incaricato di ridisegnare il vecchio Pastificio Amato -e l’architetto David Chipperfield che ha progettata la nuova Cittadella Giudiziaria (Il progetto è stato esposto alla Biennale di Venezia), dove prima c’era l’ex scalo merci ferroviario, che sarà pronta più o meno tra un anno – recluta una nuova star dell’architettura internazionale per il nuovo look del waterfront, Ricardo Bofill. Il noto progettista catalano si occuperà della fascia costiera che si estende da Piazza della Concordia e Santa Teresa, e progetterà una grande piazza a mare di circa 30.000 mq (Sarà la piazza più grande d’Europa) che collegherà piazza Mazzini con la nuova Piazza della Libertà interagendo con la conchiglia disegnata da Zaha Hadid. L’incarico di progettazione fù ufficializzato il 24 agosto 2007 dal sindaco Vincenzo De Luca.

Il progetto messo a punto da Zaha Hadid per la stazione marittima inaugurerà una nuova intima relazione tra la città e il waterfront; sarà una terraferma artificiale in costante mediazione tra solido e liquido.
“Simile ad un’ostrica – dichiarano dallo studio Zaha Hadid Architects – la struttura è dotata di un robusto guscio che racchiude la fluida architettura degli elementi all’interno”.

La topografia acquatica consente una continua differenziazione degli spazi, offrendo al tempo stesso un facile orientamento.
La base della struttura appare scolpita come una collina levigata sulla quale nascono percorsi scoscesi.

L’intera area sarà illuminata non solo per guidare i passeggeri lungo l’intero percorso che attraversa la stazione marittima, ma anche per far in modo che, vista dall’esterno, la luce del Terminal funga da simbolo di una preziosa area che ospita i resti di un passato normanno e saraceno.

Il progetto prende forma dalla connessione di tre elementi principali: gli uffici della sezione amministrativa, il terminal per i traghetti, ed il terminal per le navi da crociera. I passeggeri acquisteranno i biglietti al piano terra e poi, attraverso delle rampe, raggiungeranno il livello superiore dove li aspetterà la nave.